Trattamenti dell'insonnia
Gli approcci al trattamento dei disturbi del sonno sono di due tipi:
- Farmacologici
- Non farmacologici
Approcci non farmacologici
L'approccio psicologico è indicato soprattutto nell'insonnia psicofisiologica. Tuttavia, esso può essere considerato un valido aiuto anche nei casi nei quali sia indispensabile un intervento farmacologico. Infatti, molto spesso ansia e preoccupazione accompagnano le patologie che determinano i disturbi del sonno non psicofisiologici.
Cos'è l'insonnia psicofisiologica
Si parla di insonnia psicofisiologica quando il disturbo del sonno dipende da fattori generici di stress, da una non ben definita tensione emotiva senza che siano presenti problemi psicopatologici.
L’insonnia psicofisiologica si sviluppa per la presenza di due fattori concomitanti:
- preoccupazioni del soggetto riguardo all'esperienza del dormire male (difficoltà nell'addormentarsi, numerosi risvegli notturni)
- alcuni processi di condizionamento.
1) preoccupazioni del soggetto riguardo all'esperienza del dormire male
Può accadere che a causa di stress (sia negativi che positivi) o per eventi ansiogeni o problemi passeggeri di salute il sonno risulti insoddisfacente per una o alcune notti. Questa esperienza negativa può far sorgere pensieri disfunzionali quali, ad esempio, la paura di non riuscire più a dormire come prima.
Tali pensieri disfunzionali possono catturare l'attenzione diventando dominanti e pervasivi, soprattutto con l'avvicinarsi dell'ora del riposo notturno. Questo atteggiamento mentale determina un aumento dello stato di vigilanza che impedisce il rilassamento fisico e psichico, rilassamento indispensabile per dormire. In altre parole la paura di non dormire mantiene e alimenta l'insonnia (anche quando le cause che l'hanno generata sono state superate).
2) alcuni processi di condizionamento
Si crea così un circolo vizioso a cui si possono legare associazioni negative. In altre parole tutto ciò che riguarda il dormire e il luogo del sonno può acquistare una valenza negativa.
Se non si spezza questo circolo negativo che si è venuto a creare un'insonnia passeggera può trasformarsi in un'insonnia cronica.
Il Training Autogeno bionomico
Varie tecniche psicologiche possono allentare lo stato di eccitazione mentale che impedisce il rilassamento fisico e psichico indispensabile per poter dormire.
Tra queste il Training Autogeno. Uno studio del Royal London Hospital del 2007 ha evidenziato l'efficacia del Training Autogeno nei problemi legati al sonno.
Gli esercizi del Training Autogeno allenano a recuperare la naturale capacità della mente e del corpo a rilassarsi. Inoltre, la concentrazione passiva su un elemento specifico aiuta a distogliere l'attenzione dai pensieri disfunzionali che attivano lo stato di vigilanza.
Gli esercizi del Training Autogeno aiutano a recuperare l'innata capacità a lasciar andare. Imparando a lasciar andare, a sospendere il controllo e ad affidarsi alla saggezza insita nel corpo, questi recupera le sue capacità innate, come il dormire