Il training autogeno può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia, elementi che fanno ormai parte della nostra vita quotidiana. D'altronde, imparare a riconoscerli e gestirli è importante per affrontare con maggior serenità le nostre giornate.
Può capitare che, nonostante tutta la nostra attenzione e il nostro impegno, le situazioni si evolvano diversamente da come avevamo programmato o da come avremmo voluto. Ciò può lasciarci frustrati e insoddisfatti e alimentare un circolo vizioso di stress e ansia.
Come fare, quindi, per non farsi sopraffare da queste risposte emotive? La ricerca della serenità interiore è un processo di crescita personale che porta la persona ad acquisire maggior consapevolezza delle proprie capacità e risorse interiori.
Non sempre si riesce da soli a trovare un equilibrio interiore, a volte può essere necessario intraprendere un percorso psicologico personale per portare alla luce competenze, qualità e abilità rimaste nascoste o inutilizzate.
Molti sono gli approcci psicoterapeutici validi per il trattamento dei disturbi d’ansia. Ci occuperemo del training autogeno tecnica di rilassamento e di introspezione che si basa sull'immaginazione e della psicoterapia a orientamento psicodinamico.
Vediamo nel dettaglio in cosa consistono e come possono integrarsi all’interno di un percorso di crescita personale.
Noto per essere non solo una tecnica efficace per rilassare il corpo e la mente, ma anche un metodo per ristabilire un equilibrio fra la mente, il corpo e le emozioni.
Il training autogeno si propone di far raggiungere all’individuo un profondo stato di benessere psicofisico. Sviluppata dal neurologo e psichiatra I.H. Schultz nel 1932, questa tecnica aiuta il paziente a:
Il training autogeno prevede una serie di esercizi di concentrazione mentale. La pratica giornaliera degli esercizi permette di raggiungere buoni livelli di distensione psicofisica, consente la regolazione spontanea di funzioni normalmente involontarie, favorisce il miglioramento delle prestazioni, la capacità di gestire gli stati emotivi nonché l’affinamento dell’introspezione e della consapevolezza di sé.
Il training autogeno sollecita risposte psico-corporee che portano a uno stato di coscienza con caratteristiche simili a quelle del sonno e della veglia rilassata con sospensione dell’attività volitiva.
La tecnica è indicata non solo per problemi di ansia o ansia da prestazione, ma anche per chi soffre di depressione, insonnia, tensioni e disturbi psicosomatici.
Non vi sono controindicazioni nell’impiego di questa tecnica, ma solo non indicazioni. Il training autogeno non è indicato nei quadri psicotici gravi, nelle patologie cardiache in atto (infarto), nelle persone con difficoltà cognitive e in assenza di reali motivazioni nell’intraprendere il percorso.
L’approccio di tipo psicodinamico offre al paziente uno spazio di crescita emotiva e relazionale attraverso l’esplorazione di quegli aspetti del Sé che non sono pienamente conosciuti o compresi. La storia passata del paziente viene analizzata solo in funzione della comprensione di come il passato influenzi le sue percezioni, il suo mondo emotivo e il comportamento attuale.
La psicoterapia psicodinamica pone molto interesse sulla dimensione emotiva del paziente e sugli aspetti relazionali. La relazione terapeutica si presenta come un fondamentale elemento trasformativo e lo psicoterapeuta è dinamicamente coinvolto nel processo relazionale.
La psicoterapia psicodinamica ha come obiettivo non soltanto il riuscire a superare o gestire meglio i sintomi che producono sofferenza o disagio, ma anche di liberare le risorse interiori della persona.
L’obiettivo della cura è dunque quello di aiutare il paziente a liberarsi dal peso e dal marchio delle esperienze passate in modo da poter vivere con più completezza il presente.
Il terapeuta non struttura attivamente la seduta e non segue uno schema prestabilito, ma il paziente è invitato a parlare liberamente di tutto ciò che gli viene in mente.
E’ possibile integrare in un percorso psicoterapeutico l’orientamento psicodinamico e l’orientamento autogeno (training autogeno). In tal modo le potenzialità di ciascun orientamento vengono rafforzate in un lavoro sinergico.