L'approccio integrato tra psicoterapia psicodinamica e training autogeno può rappresentare una modalità terapeutica che dà voce anche agli aspetti più corporei della comunicazione.L'essere umano è una totalità di mente, corpo, emozioni, sensazioni fisiche che interagiscono tra loro e sono tra loro inscindibili.
L'approccio integrato che prospettiamo propone l'inserimento della tecnica del training autogeno in un percorso di psicoterapia psicodinamica.
Nato agli inizi del ‘900 grazie agli studi dello psichiatra tedesco Iohannes H. Schultz, il training autogeno viene definito come un “apprendimento graduale di una serie di esercizi di concentrazione psichica passiva, particolarmente studiati e concatenati per portare progressivamente al realizzarsi di spontanee modificazioni del tono muscolare, della funzionalità vascolare, dell’attività cardiaca e polmonare, dell’equilibrio neurovegetativo e dello stato di coscienza”. (G. Crosa, nell’Introduzione alla monografia di Schultz, 1968)
Tale apprendimento permette di accedere progressivamente, tramite un allenamento costante, ad uno stato di coscienza “altro” chiamato autogeno. Nello stato autogeno la persona riesce a entrare in una condizione d’attenzione passiva cioè a sospendere ogni attività di controllo attivo sul mondo esterno.
Questa condizione favorisce e produce un cambiamento psicofisico globale con modificazioni fisiologiche e psichiche positive.
La psicoterapia psicodinamica rivolge una profonda attenzione all’esplorazione della relazione terapeuta-paziente e delle relazioni interpersonali. L’approccio psicodinamico offre al paziente uno spazio protetto di miglioramento e crescita attraverso l’esplorazione, con l’aiuto e il supporto del terapeuta, di vissuti, affetti ed emozioni.
La terapia si propone di aiutare il paziente a diventare più consapevole delle proprie emozioni e dei propri vissuti al fine di un ridimensionamento delle difficoltà emotive e relazionali.
All'interno di un percorso di psicoterapia psicodinamica l'inserimento del training autogeno può rivelarsi un prezioso strumento per aiutare i pazienti a gestire l'ansia e lo stress. Infatti, quando l'Io non è soggetto a forte ansia, aumenta le sue capacità e funzioni osservative, introspettive e abbassa le difese, permettendo il passaggio delle idee, impulsi e ricordi rimossi alla sfera cosciente (De Rivera, 1997). Tale materiale può diventare oggetto prezioso di approfondimento e analisi arricchendo e facilitando il percorso psicoterapeutico.
Lo studio condotto dal Cisspat di Padova evidenzia che l’approccio integrato tra l’orientamento psicodinamico e l’orientamento autogeno rafforza le potenzialità e gli effetti positivi di ciascun orientamento.
L’uso parallelo delle due tecniche rinforza le connessioni cerebrali promuovendo la consapevolezza di sé e incrementando la capacità di insight, comprensione improvvisa e non prevista di una relazione causa-effetto che in genere consente di risolvere un problema o analizzare la situazione da un punto di vista diverso e originale (studio condotto dal C.I.S.S.P.A.T. Di Padova, 2022).