Quando si pensa a quanto possa durare una psicoterapia, spesso si immaginano lunghi periodi di tempo e numerose sedute settimanali con lo psicoterapeuta. Questi timori e dubbi possono interferire sulla decisione di iniziare una psicoterapia anche se spesso lo si desidererebbe.
In realtà, la durata di una psicoterapia non è sempre la stessa , essa può variare a seconda delle caratteristiche di personalità del soggetto, della durata dei sintomi, del livello del disagio e dell’invasività di quest’ultimo nella vita quotidiana, di relazione e lavorativa del soggetto stesso.
Cerchiamo di approfondire insieme quali sono le variabili che influenzano un processo terapeutico.
La psicoterapia è un trattamento terapeutico clinico orientato alla risoluzione di problemi psicologici e disagi emotivi. L’obiettivo della psicoterapia è il cambiamento attraverso una maggiore consapevolezza di sé, del modo di rapportarsi agli altri, delle proprie emozioni e dei propri comportamenti. La psicoterapia si basasul dialogo,sulla condivisione, sull’ascolto e sullo scambio continuo tra paziente e terapeuta. La psicoterapia si fonda sulla relazione e si fa nella relazione tra il terapeuta ed il paziente.
La psicoterapia favorisce la crescita personale. Le persone dopo un percorso di psicoterapia espandono la consapevolezza di sé e del proprio modo di funzionare. Diventano, quindi, maggiormente capaci di utilizzare le proprie risorse e potenzialità.
La durata di un trattamento terapeutico è varabile e dipende non solo dalla singola persona e dal tipo di disturbo presente, ma anche dal tipo di terapia e dal percorso intrapreso con lo psicoterapeuta. Vediamo insieme quali sono i fattori che influiscono sulla durata di un trattamento di psicoterapia.
Prima di iniziare un percorso di psicoterapia, è normale chiedersi quanto duri e quali siano i costi da sostenere. Tuttavia, non è possibile stabilire questi elementi con precisione, in quanto vi sono diversi fattori che influiscono sull’intero trattamento.
Questi i fattori principali che possono fare la differenza sulla durata di un i percorso terapeutico:
E’ evidente che una terapia non è e non deve essere interminabile. La sua finalità non è quella di rendere la persona dipendente dal terapeuta. Anzi, è esattamente il contrario, Lo scopo è quello di renderla il più possibile autonoma e di aiutarla ad esprimere tutto il suo potenziale per poter essere indipendente, libera il più possibile dai sintomi inibenti e capace di relazioni interpersonali soddisfacenti.
Per arrivare a ciò il piano di intervento varia da caso a caso per i fattori di cui si è parlato precedentemente.
Molte sono le tecniche terapeutiche. L’approccio psicodinamico prevede di offrire al paziente uno spazio sicuro e protetto nel quale esplorare, insieme al terapeuta e nella relazione con il terapeuta, vissuti, affetti ed emozioni . Ciò facilita, attraverso l’acquisizione di una maggior consapevolezza di sé, la crescita personale ed un’apertura al nuovo.
La terapia psicodinamica consente al paziente di comprendere come le esperienze relazionali passate possano influenzare i suoi comportamenti, le sue decisioni e le sue relazioni attuali. Il discorso non viene focalizzato sul passato in quanto tale, ma piuttosto sui modi attraverso i quali le esperienze del passato tendono a vivere nel presente alimentando e nutrendo le difficoltà psicologiche attuali.
La psicoterapia è un percorso complesso e articolato che si pone l’obiettivo di sciogliere nodi che causano disagi e malesseri a volte molto profondi. La sua durata non è prevedibile a priori, è in corso d’opera che gli elementi che emergono daranno al terapeuta ed al paziente la chiave per valutare la durata del loro lavoro.
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