L’ansia è uno stato d’animo che fa sperimentare al soggetto una forte sensazione di angoscia, inquietudine e disagio. Tuttavia è opportuno fare immediatamente una doverosa distinzione tra due differenti tipologie di ansia:
L’individuo che soffre di ansia, oltre a dover convivere con una sensazione persistente di angoscia e paura, deve anche far fronte a una serie di disturbi e disagi fisici davvero fastidiosi, come i seguenti:
Se non si riesce a guarire per tempo dall'ansia, è anche possibile che si manifesti una forma di depressione più o meno grave.
Non esiste una causa univoca per l’ansia, proprio per questo motivo si parla di disturbo multifattoriale. All'origine di questo disturbo è possibile rintracciare le seguenti cause:
- fattori ereditari: se in famiglia sono presenti soggetti che hanno sofferto di ansia, ci sono più probabilità di contrarre il disturbo;
- fattori biochimici: è stato dimostrato che i soggetti ansiosi talora presentano degli squilibri di sostanze chimiche nel cervello;
- il vissuto del soggetto: traumi legati alla vita familiare (abbandono, lutti, abuso, ecc.) o sociale (bullismo, mobbing, ecc,.) possono essere fattori di stress che rendono il soggetto più esposto al rischio di soffrire di disturbi d’ansia;
- caratteristiche della personalità: i timidi e coloro che non hanno sufficiente fiducia nelle proprie capacità, hanno più possibilità di sviluppare forme di ansia e stress.
Se si desidera ridurre l’ansia e i sintomi a essa legati, non è strettamente necessario ricorrere a una terapia farmacologica. In luogo degli ansiolitici è possibile optare per il trattamento psicoterapeutico, il quale ha lo scopo di superare l’ansia eliminando le cause che la hanno determinata. Naturalmente il primo step da compiere per combattere l’ansia, prima di intraprendere il percorso di guarigione, consiste nel riconoscere il proprio problema. Solo in questo modo, infatti, sarà possibile intraprendere un percorso terapeutico ad hoc finalizzato a dominare l’ansia e a recuperare il proprio equilibrio psico-fisico.
- La psicoterapia cognitivo-comportamentale: la teoria cognitiva considera l’ansia una sorta di errore di ragionamento nella valutazione degli eventi e, pertanto essa si pone lo scopo di scardinare il pensiero disfunzionale e di suggerire al paziente i comportamenti da seguire per far passare l’ansia. In particolare il terapeuta da una parte promuoverà l’eliminazione dei pensieri errati e, dall'altra lavorerà sui sentimenti da essi generati. Inoltre il trattamento cognitivo-comportamentale prevede anche che si vada alla ricerca delle cause che hanno determinato il disturbo. Per far ciò lo specialista instaurerà col paziente un rapporto di fiducia, in modo tale da consentirgli di godere di un ambiente rilassante e sicuro. In questo modo sarà più semplice risolvere il disturbo d’ansia e bloccare il corto circuito generato dai ragionamenti disfunzionali.
- La psicoterapia psicodinamica: uno degli approcci psicoterapici che negli anni si è dimostrato particolarmente efficace per combattere l’ansia è quello psicodinamico. Esso si pone come obiettivo non solo quello di alleviarne i sintomi, ma anche di consentire al paziente di vivere una vita più sana e di ritrovare il proprio equilibrio psico-fisico.
La terapia psicodinamica, lo ricordiamo, ritiene che l’ansia sia determinata da un conflitto interiore tra l’inconscio e la parte razionale o logica del soggetto. In altri termini questo approccio sostiene che le pulsioni e i desideri rimasti inespressi e relegati nell'inconscio perché ritenuti inadeguati al proprio contesto sociale e familiare, canalizzano la propria carica energetica nei sintomi ansiosi; cioè a dire che essi vengono solo apparentemente rimossi, tant'è che alimentano ansia e angoscia. Ne consegue che, per l’approccio psicodinamico, l’ansia non è che la punta dell’iceberg, sotto cui si nascondono cause e disagi molteplici.
Scopo del terapeuta, dunque, è quello di individuare i fattori che hanno determinato il disturbo; a tal fine, dopo aver ascoltato con metodo empatico il proprio paziente, lo specialista gli porrà una serie di domande circa le sue relazioni sociali, familiari e lavorative, in modo tale da far emergere eventuali sofferenze psicologiche radicate e disturbanti.
In una seconda fase poi, quando cominciano a emergere i conflitti inconsci ricorrenti, il paziente, che è protagonista attivo del percorso terapeutico, dovrà cominciare a prenderne consapevolezza attraverso la riflessione e l’esame del sé. Allo scopo poi di imparare a dominare l’ansia, il soggetto dovrà individuare le proprie aspettative inconsce per riuscire a comprenderle e a gestirle, allo scopo di migliorare anche i tratti stabili della propria personalità.
Una meta-analisi condotta dalla American Psychological Association, che ha preso in considerazione 160 studi sulla terapia psicodinamica, ha dimostrato che si tratta di uno dei più efficaci trattamenti disponibili per liberare il paziente dall'ansia e da tutti i sintomi sia fisici che psicologici a essa associati.