Vi sono vari stadi di depressione. Nella maggior parte delle situazioni le persone lamentano solo alcuni disturbi come mal di testa, stanchezza cronica, debolezza, calo del desiderio sessuale e nervosismo. Di per sé questi sintomi non sono facilmente associati alla depressione. Nei casi estremamente più gravi invece la depressione può portare anche al suicidio, soprattutto quando non ci si affida a specialisti in grado di offrire un supporto e delle soluzioni adeguate. La depressione quindi non va sottovalutata e vanno messe in atto fin da subito tutta una serie di azioni per riportare il benessere nella vita della persona che ne soffre.
La depressione è una patologia molto invalidante che coinvolge sia la sfera emotiva che quella cognitiva. E’ caratterizzata da disturbi dell’umore, con momenti di bassa autostima unita ad uno scarso interesse verso le cose che normalmente piacciono.
Spesso la depressione non si presenta da sola, ma di frequente arriva in contemporanea o come conseguenza di altri disagi mentali. Fra questi troviamo tutti i disturbi dell’ansia, gli attacchi di panico e le ossessioni. Spesso è correlata con disturbi dell’alimentazione, come anoressia e bulimia, oppure può subentrare in seguito all’uso di sostanze.
Alcuni studi hanno evidenziato che molte persone affette da patologie come diabete, ictus e tumori possono nel tempo sviluppare anche una forma di depressione in conseguenza alla loro malattia. Il circolo vizioso che si viene a creare non è facile da trattare e spesso non è di aiuto per il decorso della malattia principale.
La depressione si presenta maggiormente nella fascia di età 25 – 44 anni sia per quanto riguarda le donne che gli uomini. Oltre i 65 anni invece è molto più rara.
Vi sono diverse cause che possono portare una persona alla depressione. I motivi più comuni sono legati ad eventi psicosociali stressanti, come ad esempio un lutto in famiglia, la malattia di una persona cara, un divorzio o un tradimento. Alle volte anche un cambiamento di vita, come ad esempio un trasferimento o un nuovo lavoro, può giocare un ruolo determinante nello sviluppo della depressione. In questi casi si può parlare di depressione reattiva.
In altri casi sono i medicinali, ad esempio per regolare gli ormoni, la causa scatenante. Secondo alcuni studi può anche esservi una depressione di tipo genetico, quindi su base ereditaria. Un’altra forma particolare di questo disagio è ad esempio la depressione post-partum.
Per affrontare e curare la depressione in sinergia con i farmaci antidepressivi che in alcuni casi sono indispensabili è importante intraprendere un percorso psicoterapeutico supportivo.
La depressione va curata, i campanelli di allarme non devono essere ignorati, mai sminuire i sintomi depressivi pensando che siano solo legati a stanchezza, stress sul lavoro o nervosismo. Si sa, non è facile ammettere che qualcosa non va, ma è fondamentale trovare fin da subito una soluzione. A volte vi sono condizioni esterne alla base di una risposta depressiva, altre volte invece il malessere è dentro di noi e non trova giustificazione alcuna in ciò che ci circonda. Sia in un caso che nell’altro il pensiero che “con il tempo tutto si aggiusterà” spesso non corrisponde alla realtà, ma aggrava la situazione.
Se vedi tutto nero e se noti che in questo periodo gli sbalzi d’umore sono un po’ troppo evidenti allora è consigliabile parlarne con la propria famiglia e con uno specialista che possa dare i giusti consigli sul da farsi.