I primi episodi di attacco di panico possono manifestarsi in età adolescenziale, ma anche verso l’età adulta. Purtroppo molto spesso dopo un attacco di panico non è facile riconoscere i sintomi e spiegare a chi ci sta intorno cosa è successo. Per questo motivo questa condizione viene sottovalutata e, di conseguenza, non si attua subito una cura adeguata. Generalmente dagli attacchi di panico si guarisce, ma una minoranza ha delle ricadute o sviluppa delle recidive.
Gli attacchi di panico sono chiamati anche panic attacks o panic disorder e fanno parte dei disturbi d’ansia. Sappiamo per esperienza come l’ansia sia una condizione molto diffusa, ma gli attacchi di panico sono ancora più debilitanti.
Nonostante siano stati condotti diversi studi sull’argomento, le cause degli attacchi di panico non sono note. Di sicuro l’origine va cercata in un sistema d’ansia che non funziona in modo corretto. Le implicazioni sono sia di carattere fisiologico che psicologico e portano ad uno stato di ansia e di allarme patologico nei confronti degli eventi e degli agenti stressanti. La sensazione è di essere sopraffatti dalle situazioni. Ma alle volte la causa scatenante può essere anche un disturbo fisico o l’utilizzo di sostanze stupefacenti. Chi soffre di ipertiroidismo ad esempio, a causa di questa patologia, potrebbe sperimentare gli stessi sintomi di alcuni disturbi d’ansia.
Gli attacchi di panico non suonano il campanello delicatamente, ma arrivano improvvisi e questo è uno degli aspetti che più preoccupa chi ne soffre. Il respiro si fa corto e si ha la sensazione di soffocamento o di asfissia. Molti descrivono di provare anche senso di sbandamento e tremori sia alle gambe che alle braccia. Questo fa pensare di poter svenire da un momento all’altro. Ovviamente in questi casi la sudorazione aumenta, così come la tachicardia. Il cuore infatti sembra impazzito e a questo si aggiungono nausea, vampate alternate a brividi, formicolio e fastidi addominali.
La sensazione peggiore è quella di poter perdere il controllo di se stessi, di non riuscire a riprendersi e per alcuni anche di morire.
La cosa fondamentale da ricordare quando sia ha avuto un attacco di panico è che, anche se si tratta di un evento davvero spiacevole, non è pericoloso. Ovviamente si tratta di una situazione che condiziona la vita, soprattutto quando ci si trova nella medesima circostanza in cui è scattato per la prima volta l’attacco di panico. Spesso però non c’è un nesso vero e proprio con l’ambiente, quindi già questa spiegazione può aiutare a superare l’angoscia.
Tuttavia i disturbi d’ansia non vanno mai presi sotto gamba, perché a lungo andare possono provocare depressione. Spesso le due condizioni coesistono. E’ importante superare il senso di insicurezza, la paura che possa capitare nuovamente e la vergogna. In tutti i casi è consigliabile rivolgersi ad uno specialista che possa stabilire la giusta terapia naturale o farmacologica.
Se fino a qualche anno fa questi episodi erano sottovalutati anche dalla medicina e trattati con poco interesse, oggi si comprende molto meglio il tipo di sofferenza che causano nella persona e si arriva più facilmente ad una diagnosi e ad una terapia.
Oltre ad una cura farmacologica con azione sulla serotonina, solitamente si consiglia a chi soffre di attacchi di panico di iniziare un percorso di psicoterapia per ritrovare sicurezza. Dedicarsi ad attività fisiche come danza, corsa e passeggiate può aiutare, mentre è di sicuro aiuto smettere di fumare perché è noto che il fumo di sigaretta vada a peggiorare gli attacchi di panico.